Questo blog è una raccolta disordinata dei miei appunti. Il tema principale è la storia di Roma.
Se passi per da queste parti, ti ringrazio. Se vuoi lascia pure un commento, ma abbi pazienza ... li guardo solo ogni tanto

domenica 7 ottobre 2012

Il sacco dei Lanzichenecchi del 1527

È una vicenda drammatica con un risvolto comico: papa Clemente per sfuggire alla devastazione scappa travestito da ortolano. Ma veniamo ai fatti.


Fu una vera crociata dei Luterani contro la Roma dei papi. In corso v’era il conflitto tra il re di Francia – Francesco I Valois – e il re di Spagna e del Sacro Romano Impero – Carlo V Asburgo.

Clemente VII teme per lo Stato Pontificio: l’Italia meridionale è già del re di Spagna come eredità; se questi avesse conquistato anche quella settentrionale, lo stato papalino si sarebbe trovato accerchiato. Pertanto si allea col re di Francia per contrastare gli Spagnoli, nasce la Santa Lega.

Purtroppo il papa era un Medici, famiglia nemica dei romani Colonna. Fu facile da parte di Carlo V scatenarli contro l’autorità papale. Pompeo Colonna manda i suoi sgherri in giro per la città, saccheggiandola, Clemente chiede aiuto all’Imperatore, rompendo di fatto la Santa Lega: il gioco sembra fatto! Ma Clemente cambiò nuovamente idea: chiese nuovamente aiuto al re di Francia.
Carlo V, adirato, mandò a Roma un contingente di Lanzichenecchi, soldati mercenari di fanteria provenienti dalle regioni del Sacro Romano Impero.



A Governolo sbaragliarono le truppe della lega anti-imperiale, capitanata da Giovanni dalle Bande Nere. Ma poche erano le truppe a difesa di Roma (forse 5.000 uomini). Il 6 maggio 1527 iniziarono gli attacchi. Benvenuto Cellini uccise il loro comandante Carlo III Borbone. Ma fu peggio.

I lanzichenecchi riuscirono ad entrare attraverso una finestra di palazzo Armellini a Borgo. Si riversarono a piazza Scossacavalli dirigendosi verso San Pietro. Il papa, tramite il Passetto, si rifugiò a Castel Sant’Angelo anche grazie al massacro di 189 Guardie svizzere. Poi gli invasori superarono ponte Sant’Angelo e invasero il resto della città. Senza guida si diedero alle peggiori atrocità.

Il papa, come detto all’inizio, fugge grazie al suo bizzarro travestimento. Decimati da peste e diserzioni, tra il 16 e il 18 febbraio 1528 gli invasori se ne vanno da Roma. La peste, perché? Roma non aveva avuto più manutenzioni alla rete fognaria e non resse alle decine di migliaia di invasori. Al termine del 1528 la popolazione di Roma si era ridotta della metà!

Ma quale fu il motivo di tanta crudeltà? L’odio per la Chiesa Cattolica da parte dei Lanzichenecchi, Luterani; la mancanza di una paga certa che li autorizzava al saccheggio trattenendo per sé il bottino. Non trascurabile la mancanza del comandante, ucciso – come detto – dal Cellini.

Nessun commento:

Posta un commento