Questo blog è una raccolta disordinata dei miei appunti. Il tema principale è la storia di Roma.
Se passi per da queste parti, ti ringrazio. Se vuoi lascia pure un commento, ma abbi pazienza ... li guardo solo ogni tanto

mercoledì 19 settembre 2012

I numeri romani

Come è ben noto gli antichi Romani utilizzavano le lettere dell'alfabeto latino per indicare i numeri. La simbologia di base era costituita da:

I per indicare l'unità
V per indicare il numero 5
X per indicare il numero 10
L per indicare il numero 50
C per indicare il numero 100
D per indicare il numero 500
M per indicare il numero 1.000

I simboli utilizzati nella Roma arcaica, in realtò erano solo l'unità (I) e il centinaio (C). Poi, con l'incremento dei traffici economici, la costruzione di edifici sempre più complessa ed altro, si sentì la necessità di utilizzare altri valori per ridurre la lunghezza delle stringhe numeriche ... pensate alla fatica per un Romano arcaico di scrivere il numero 30!

I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I

Quindi, osservando la natura, nacquero altre forme per indicare i numeri:

Pensate al numero 5, beh cinque dita stanno in una mano .... da cui V; poi due mani ... ed ecco la X che indica il numero 10!
Un pochino più complicato il simbolo M. Ai primordi il numero 1.000 veniva indicato dalla lettera C, seguita dalla lettera I e terminato con una C ribaltata (vi ricordate? all'inizio si usavano solo la I e la C)

Ora provate a scrivere questo simbolo in corsivo, caso mai su una tavoletta di cera con uno stilo ... vedrete che vi verrà fuori la lettera M ....


Forse qualcuno avrà fatto questa riflessione: il nostro mille assomiglia molto ad un simbolo usato dai matematici ... l'infinito!
Infatti per i Latini, il termine "milia" (mille) era anche il modo di dire "Tantissimi", cioè un'infinità!
 
Adesso pensate al fatto che il numero 50 è la metà di 100 ... divido orizzontalmente una C ed ottengo una L
E poi, 500 è la metà di 1.000
Se notate, la parte restante di destra assomiglia ad una D!

Poi le cose si fecero sempre più sofisticate, i Romani impararono a moltiplicare per 10:


Una lineetta sopra un simbolo moltiplicava per mille, due lineette per un milione

Concludo con una chicca (bah!): nel medio evo, alcuni monaci francesi usavano altri metodi per la numerazione, a partire sempre da quella romana. Usavano moltiplicare per 20, ad esempio:
quattro .... venti!!!!

Se mi avete seguito fin qui, vi siete meritati un bel caffè!

Alla prossima!

giovedì 13 settembre 2012

Come giocavano gli antichi romani

Quella dell'immagine è una "TABULA LUSORIA"; era un gioco su marmo ove gli antichi romani tiravano una pallina. Ove questa si fermava, venivano contati i punti segnati sulla relativa colonnina.

Se ad esempio la pllina cade come nella figura sottostante, il punteggio ottenuto è 50:
X + X + X + X + X

Se ancora non vi siete annoiati, osserverete che le colonnine agli estremi e quella centrale della tabula contengono valori molto alti: la colonnina a sinistra somma ben 90 punti, quella di destra 40, quella di centro (ove è caduta ora la nostra pallina) 50 punti. Ciò è dovuto al calcolo delle probabilità di caduta della pallina. Ovviamente se la pannina cadeva fuori, il punteggio era nullo.

Ah, dimenticavo ... forse qualcno non conosce i numeri romani, nè l'origine della loro rappresentazione! bè, ve lo racconterò nel prossimo blog!

mercoledì 12 settembre 2012

Introduzione

Questo blog è dedicato a due cose che c'entrano poco l'una con l'altra: la storia (prevalentemente di Roma) ed i giochi di enigmistica.
Finora ho creato circa 300 rebus che a poco a poco pubblicherò in questo blog. Per la storia ho descritto alcuni episodi della Roma arcaica.
Bene, non so chi mai visiterà queste pagine ... se passi per di qua, grazie!

Lenigmista