Questo blog è una raccolta disordinata dei miei appunti. Il tema principale è la storia di Roma.
Se passi per da queste parti, ti ringrazio. Se vuoi lascia pure un commento, ma abbi pazienza ... li guardo solo ogni tanto

venerdì 12 ottobre 2012

I porti di Roma: il Tiberino, l'Emporium, Ostia

Il porto Tiberino

Sulle sponde del fiume, all’altezza del Foro Boario, tra i templi del Foro Olitorio – ora San Nicola in Carcere - e i templi di Portunus (quello rettangolare) e di Ercole Olivaro (quello circolare, erroneamente chiamato Tempio di Vesta) era situato il portus Tiberinus.


Era il porto dell'antica Roma la cui costruzione viene attribuita a Servio Tullio (regnò dal 578 al 539 a.C.).
Nel 179 a.C.  ebbero luogo importanti lavori di sistemazione, ma il porto venne progressivamente declassato e abbandonato dopo la realizzazione del nuovo porto fluviale dell'Emporium. Durante i lavori per la costruzione del palazzo dell'Anagrafe (1936–1937) vennero alla luce numerosi horrea (magazzini), costruiti interamente in laterizio e travertino da Traiano, il quale riutilizzò così l'area dove era situato l'antico porto Tiberino oramai in disuso, soprattutto dopo le due disastrose inondazioni del 98 e del 105 d.C.

L’Emporium

Con lo sviluppo economico di Roma avvenuto all'inizio del II secolo a.C., divenne insufficiente il vecchio porto Tiberino in quanto non aveva possibilità di svilupparsi verso il retroterra.

Nel 193 a.C.  venne costruito l'Emporium.



In seguito (174 a.C.), il porto venne dotato di un grande magazzino per le derrate alimentari, la Porticus Aemilia. Vi era un muraglione in laterizio che delimitava, verso il fiume, un'altra serie di magazzini coperti a volta (horrea) ed aperti verso il quartiere commerciale del Testaccio. Ai piani superiori c'erano i veri e propri ambienti, utilizzati probabilmente come uffici e stanze di stivaggio delle merci.

L'attività dell'Emporium proseguì fino all'entrata in funzione dei grandi porti di Claudio e Traiano di Ostia. Inizialmente terminale urbano delle attività commerciali dei grandi porti marini, fu poi ridotto ad un semplice deposito di materiali, specialmente di marmi (tanto da far nascere il nome di Marmorata alla ripa ed alla via). Tra il II e il III secolo d.C. ospitò anfore usate e rottamate, soprattutto per la grande importazione di olio dalla Spagna, dando vita alla collina artificiale del Monte dei Cocci (Testaccio ).

Il porto di Ostia

Ostia fu fondata nel IV sec. a.C. prima come accampamento militare (Castrum Ostiensis), in seguito (nel periodo imperiale) come zona commerciale e portuale di Roma per l’approvvigionamento di grano per l’Urbe. Decadde nel III sec. d.C.

Claudio, a partire dal 42 d C. e poi Nerone nel 64 costruirono il nuovo porto a 3 chilometri a nord di Ostia, collegato al Tevere da un canale. Aveva forma circolare, con annessi horrea (magazzini). Era dotato di un grande faro avente come base la nave che Caligola utilizzò per trasportare l’obelisco che ora si trova in Piazza San Pietro.

Ma il porto era esposto alle tempeste, una addirittura distrusse circa 200 navi. Traiano ne fece costruire uno nuovo tra il 100 ed il 112, in posizione più arretrata rispetto al precedente. E fu costruito un nuovo canale creando l'Isola Sacra.


Nessun commento:

Posta un commento