Siamo in piena lotta per le investiture. Fu papa dal 1073 al 1085, tentò un’opera di moralizzazione della chiesa. Alla sua morte i contrasti ripresero e neanche il Concordato di Worms del 1122 risolse le questioni tra papato ed impero.
Tale concordato, stipulato tra Enrico V e papa Callisto II, sancì delle precise regole in materia di investiture ecclesiastiche: l’imperatore rinunciava all’investitura spirituale dei vescovi, il papa riconosceva all’imperatore il diritto di presenziare alle elezioni episcopali in Germania, investendoli dei loro diritti laici.
I domini delle grandi famiglie occupavano zone diverse della città, dove risiedevano in dimore fortificate e dominate da torri:
- i Conti di Tuscolo occupavano il Quirinale (odierni rioni Monti e Trevi), poi rimpiazzati dai Colonna
- Crescenzi risiedevano nei rioni Ponte e Parione, dove in seguito ebbero sede gli Orsini
- i Frangipane si erano stabiliti nel Palatino e nel Colosseo (odierno rione Campitelli)
- i Pierleoni nel rione Ripa, isola Tiberina e Trastevere
- Poi i Conti di Segni nel Viminale (nell’odierno rione Monti), i Savelli in Aventino (attuale rione San Saba) e nel rione Ripa, i Caetani nel Quirinale e nell’isola Tiberina, gli Annibaldi nel Colosseo e all’Esquilino, i Capocci al Viminale
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