E così avvenne, Alboino era il loro re, Pavia la capitale. I veri motivi di questa nuova invasione, in realtà, vanno cercati tra la scarsità delle truppe italo-bizantine, il tradimento dei Goti, l’eventualità che invece fossero stati proprio i Bizantini a chiamarli per contrastare l’avanzata dei Franchi, la pestilenza che decimò l’esercito bizantino, l’attesa da parte dei Bizantini che i Longobardi si allontanassero dall’Italia, seppur dopo averla saccheggiata.
Nel 576 Roma venne cinta sotto assedio ed il Senato chiese aiuto al Bizantino Tiberio II. L’unica risposta fu il consigli di corrompere i duchi di Spoleto e Benevento oppure di stringere un’alleanza con i franchi. Oltre ai due ducati, i Longobardi si erano impossessati di gran parte del nord Italia.
Nel 584 Tiberio costituì l'Esarcato, circoscrizione amministrativa dell'Impero bizantino, la cui sede era Ravenna e il termine Esarcato passò poi a descrivere in particolare il territorio attorno alla capitale, compresa la Pentapoli formata da Ravenna, Forlì, Forlimpopoli, Classe, Cesarea.
Maurizio
(582 - 602) si alleò con il re dei Franchi Childeberto II (579-595). Le armate
franche invasero i territori dei Longobardi nel 584, 585, 588 e 590.
Nessun commento:
Posta un commento