Questo blog è una raccolta disordinata dei miei appunti. Il tema principale è la storia di Roma.
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sabato 26 agosto 2017

Le terme al tempo dei Romani

IL PERCORSO
L’architettura degli impianti rispondeva all'esigenza di unire il percorso termale e l’esercizio, permettendo che il cliente potesse alternare le 2 attività per meglio avvertirne i benefici.


Si depositavano gli abiti nell'apodyterium (spogliatoio), all'ingresso delle terme. Qui uomini e donne, che spesso frequentavano le terme in orari distinti, riponevano gli abiti in armadietti in legno o in nicchie ricavate nelle pareti. Negli spogliatoi c’erano panche lungo il perimetro dove le persone si accomodavano per svestirsi. Quasi tutti gli uomini rimanevano in mutante (subligaculum); le donne portavano una tunica ed un bikini; gli spogliatoi erano divisi per uomini e donne. Le donne portavano una tunica ed un bikini; gli spogliatoi erano divisi per uomini e donne.
Poi, si effettuavano esercizi ginnici nelle palestre, che era il modo migliore per iniziare la giornata alle terme; si sudava molto per dare inizio al processo di purificazione. L’ampiezza degli spazi riservati agli esercizi era tale che i Romani potevano dilettarsi in varie discipline: la più impegnativa era la lotta, in cui gli uomini, rigorosamente nudi, vi si cimentavano dopo essersi cosparsi i corpi di ceroma, olio misto a cera, e di polvere per migliorare le prese contro l’avversario. Vi si giocava a palla in locali appositi (sphaeristeria); si giocava al lancio del giavellotto, del disco, o semplicemente si correva. Le donne giocavano col volano, oppure correvano gareggiando tra loro. La palestra era di solito circondata da portici.

Al termine delle attività ginniche e dei massaggi, per eliminare sudore ed olio, si facevano cospargere di sabbia finissima e poi usavano, per pulirsi, lo strigile, strumento di bronzo o ferro ricurvo. 


I massaggi erano praticati su tavole di marmo; i massaggiatori, in genere erano schiavi specializzati; i ricchi se li portavano da casa, gli altri erano schiavi massaggiatori pubblici.


Poi si andava nella piscina di acqua fredda (natatio), oppure si andava direttamente ai locali termali.

Un altro percorso prevedeva una sosta nel tepidarium, dove si graduava il passaggio di temperatura, per poi passare al calidarium, dove si faceva il bagno caldo, poi dopo una nuova sosta nel tepidarium, si giungeva nel frigidarium, ambiente per i bagni freddi. Un altro percorso prevedeva la successione: tepidarium, laconicum per un bagno di sudore, caldarium, frigidarium.
Per beneficiare degli effetti salutari del percorso, si concludeva con un massaggio e una passeggiata nei viali e nei giardini che circondavano i complessi.

GLI AMBIENTI TERMALI
L’impianto termale è formato ambienti e di installazioni. 

L’apodyterium
L'apodyterium, a pianta rettangolare o quadrata, è la prima sala (non riscaldata) del percorso termale adibita a spogliatoio. 

La palestra
Vi si praticavano giochi e si svolgevano esercizi ginnici. In alcune terme vi erano ambienti specifici, adiacenti alla palestra, chiamati oleoteria e conisteria, ove i frequentatori si ungevano oltre che con l’olio con un unguento a base di olio e cera (ceroma) stando sdraiati su banchi (scamna); sul ceroma potevano spalmarsi sabbia per non sfuggire alle prese dell’avversario durante la lotta. Era una sorta di cortile centrale circondato da portici ove era possibile svolgere esercizi ginnici al riparo. 


Il caldarium
Era la sala adibita al bagno caldo; vi si usavano come calzature una specie di zoccoli di legno, poiché il pavimento era rovente. Vi erano vasche d’acqua calda dove le persone si sedevano per immergersi parzialmente. Aveva una pianta diversa a seconda della grandezza e dell’importanza delle terme; da esempi semplici a pianta rettangolare con un’abside su uno dei lati corti, si passa a piante più complesse con nicchie e absidi. Gli elementi essenziali per lo svolgimento del bagno caldo erano: il sistema di riscaldamento, la vasca per il bagno ad immersione (alveus), la fontana per le abluzioni fredde (labrum). 
L'alveus era in muratura, rivestito di marmo. Il pluteus (parapetto a gradini), un piccolo riparo che si elevava sul pelo dell’acqua, per impedire all'acqua mossa dalle persone che si bagnavano di riversarsi nella sala, era abbastanza spesso. Lungo le pareti della vasca c’erano gradini per permettere ai bagnanti di sedersi. L'alveus era riscaldato dal praefurnium. L’acqua calda proveniente dalla caldaia arrivava nella vasca tramite fistule in piombo; ne defluiva per mezzo di altre fistulae o condutture di terracotta. La continua immissione di acqua calda era ottenuta grazie all'inserimento nella muratura tra alveus e praefurnium di una caldaia (testudo); vi passava l’acqua raffreddata nella vasca, riscaldandosi di nuovo. 
Dopo il bagno caldo era necessario rinfrescarsi; ci si recava all'estremità opposta della stanza, nell'abside, dove era collocato il labrum, una conca rotonda di marmo o di bronzo, posta sopra una base in muratura o di marmo poco incavata con al centro un foro di scarico. Vasche e pavimenti potevano essere rivestiti di lastre di metallo per trattenere il calore.

Il laconicum
Era l’ambiente adibito alla sauna. Il termine era collegato con Sparta, la città laconica simbolo della cultura atletica. Nell'antichità la sauna era nota come mezzo terapeutico decongestionante. Il laconicum ha pianta circolare, con nicchie absidate sia decorative che funzionali. La volta, troncoconica o a calotta, ha un’apertura circolare, il lumen, praticata al culmine e chiusa con un disco di bronzo: il clypeus. Questo disco di bronzo, immediatamente sovrastante alle stufe, concentrava e diffondeva il calore; con un sistema di catene scorrevoli, il clypeus poteva essere abbassato o innalzato per regolare il calore; qui la temperatura poteva arrivare a 60°. 

Il tepidarium
Il tepidarium era un ambiente a temperatura intermedia, sala di passaggio fra gli ambienti ad alta temperatura (laconicum e caldarium) e il frigidarium. Il calore era meno intenso rispetto al laconicum e al caldarium e proveniva dall’hypocaustum e dalle intercapedini lungo i muri. Il tepidarium era usato anche come stanza per unzioni e talora come apodyterium. Il tepidarium serviva a ricondurre l’organismo allo stato normale e prepararlo all'impatto con l’aria esterna. 

Il frigidarium
Il frigidarium era l’ambiente per i bagni freddi. Vi si accedeva, di solito, al termine del percorso termale dopo la sosta nelle sale riscaldate (laconicum, caldarium) e dopo la pausa nel tepidarium, che serviva ad abituare progressivamente il corpo ad una temperatura più rigida. Dopo il bagno caldo ci si bagnava con acqua fredda per detergere il sudore. La forma del frigidarium è varia: circolare, circolare con absidi e rettangolare. All'interno c’era una vasca d’acqua fredda per i bagni ad immersione. 

La natatio
Era la piscina, sempre presente nelle grandi Terme Imperiali di Roma.



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