Questo blog è una raccolta disordinata dei miei appunti. Il tema principale è la storia di Roma.
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giovedì 2 maggio 2013

Enea, Romolo e Remo

Così ci racconta Tito Livio.

Raffaello Sanzio: Enea e Anchise in fuga da Troia in fiamme
Tutto nasce dall'incendio di Troia: Enea si salva, fugge col padre Anchise ed il figlio Ascanio. Giunge sulle coste laziali e si sposa con Lavinia, figlia del re Latino, monarca dell'omonima popolazione indigena. Nasce così la stirpe latino-troiana ed Enea fonda Lavinium (nei pressi dell'attuale Pratica di Mare).

Ma scoppia la guerra con Turno, re dei Rutuli, promesso sposo di Lavinia. Turno si allea con gli Etruschi di Cerveteri ed uccide Latino. Il troiano reagisce: vince la guerra ed uccide di suo pugno Turno; inizia così la supremazia degli antesignani del popolo romano.

Enea che uccide Turno
Enea scompare per mano divina, mentre Ascanio fonda Alba Longa: siamo nel 1.100 a. c..
Passano circa 400 anni. Ad Alba Longa regna il buon Numitore che ha una figlia bellissima: Rea Silvia. Amulio, fratello di Numitore, lo scalza dal trono. Il nuovo re, non volendo una discendenza maschile che mettesse in pericolo il suo regno, costringe Rea Silvia a diventare sacerdotessa di Vesta, costringendola alla verginità. Ma era talmente bella che Marte se ne invaghisce e la possiede. E' lo scandalo: una vestale incinta! Amulio ha gioco facile nel condannare a morte Romolo e Remo, frutto della passione tra il dio e la vestale.
Enea e Lavinia
Rea Silvia cerca di salvare i suoi figlioletti: come accadde per Mosè, anch'ella abbandona i piccoli su una cesta in balia delle acque del Tevere.
Vaga una lupa per la campagna punteggiata da bassi colli. E' incredula per la perdita dei suoi cuccioli, uccisi da un predatore. Ha sete, scende verso il fiume. Mentre si disseta sente un disperato vagito. Sotto un fico, in un acquitrino, vede la cesta con i neonati. L'istinto materno vince: comincia ad allattarli.

Faustolo, un allevatore di porci, vede la scena e si commuove; porta i due gemelli nella sua capanna dove c'è la moglie Acca Larenzia. Li adottano, crescono belli, sani e forti.
Pieter Paul Rubens: Romolo e Remo allattati dalla lupa
Ormai ragazzo, Remo viene rapito dai banditi al soldo di Amulio. Suo fratello, Romolo, interviene uccidendo Amulio l'usurpatore, rimettendo sul trono il nonno Numitore. Il re di Alba Longa li invita a fondare una nuova città nei pressi di un'ansa del fiume (una "ruma", come la chiamavano gli Etruschi), ove il guado era facile.
Remo prigioniero al cospetto di Amulio sul trono
Ma scoppia un diverbio tra fratelli: litigano sul colle ove fondare la comunità (Romolo aveva deciso per il Palatino, Remo per l'Aventino). Allora decideranno gli auspici: Remo sogna sei avvoltoi, Romolo afferma di averne sognati dodici!
Il Cavalier d'Arpino: la fondazione di Roma
Così Romolo si proclama vincitore della disputa e con un aratro traccia il solco che stabilirà il
confine della nuova città. Ma Remo reagisce: contrariamente a quanto stabilito dal
fratello, oltrepassa tale solco, cioè invade la città, violando il recinto sacro (il pomerio), venendo ucciso dal fratello.
E' il 21 aprile del 753 a. c., ovvero l'anno 0 ad urbe condita


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