Questo blog è una raccolta disordinata dei miei appunti. Il tema principale è la storia di Roma.
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giovedì 28 settembre 2017

Le istituzioni romane

E' un argomento un po' complicato, anche perché, tradizionalmente, le istituzioni nascono nel periodo regio, per poi mutare durante la repubblica.

Il discorso si articola in quattro parti: le ripartizioni del populus, i Collegi dei magistrati, il Consiglio di Stato (cioè, il Senatus) e le Assemblee popolari (i Comizi). Nell'ambito delle ripartizioni del populus ho inserito anche i Plebei, anche se alcuni storici affermano che i Plebei erano Romani che non facevano parte del populus.

Le ripartizioni del popolo



Le Tribù - Nascono tradizionalmente con Romolo: Ramnes, di origine latina, Titienses, di origine sabina e Luceres, forse di origine etrusca. Con Servio Tullio, le tribù diventano quattro: Palatina, Collina, Esquilina e Suburana; ad esse si aggiungono le tribù rustiche, forse derivanti dai pagi, cioè dai villaggi esterni all'Urbe vera e propria. In epoca repubblicana, le tribù diventarono 35 a mano a mano che la popolazione aumentava. Mentre le primitive tribù romulee derivavano dalle etnie, in seguito rappresentarono la suddivisione territoriale.

Le Curie - Ogni tribù era suddivisa in 10 curie; ciascuna curia raggruppava più famiglie. Pertanto, con Romolo si hanno 30 curie. Le assemblee delle curie (comizi curiati) ebbero, in seguito un ruolo onorifico.

Le Centurie - in origine ogni tribù forniva una centuria (100 uomini); poi, con il Censo, Servio Tullio divise il popolo in 5 classi e ognuna di esse forniva un certo numero di centurie: in totale 193. Sempre con Servio Tullio, le centurie non hanno più nulla a che fare con le tribù.

La Plebe - secondo tradizione, nasce con le deportazioni di Anco Marzio sull'Aventino degli abitanti di Tellene, Ficana, Medulla e Politorium. Nel V secolo a.C. iniziarono le lotte tra i Patrizi ed i Plebei che termineranno nel 287 a.C. Nel 494 a.C. nascono le assemblee , dette Concilia Plebis, distinte dai Comizi che, invece, erano le assemblee di tutto il popolo; nacquero i Tribuni della Plebe. Nel 445 a.C. viene riconosciuto il diritto al matrimonio tra Patrizi e Plebei. Nel 451-450 a.C. vi fu la scrittura della Legge delle XII Tavole. Nel 336 a.C. fu eletto il primo console plebeo, nel 352 a.C., il primo dittatore e nel 351 il primo censore. Dal 342 a.C. il consolato è per sempre costituito da un patrizio ed un plebeo. Per un dettaglio sulla storia e l'origine della plebe vedi il post "La plebe".

I collegi dei magistrati



I Tribuni della Plebe - è la magistratura a difesa dei diritti dei plebei; erano sacrosancti,cioè inviolabili, ed avevano diritto di veto sulle decisioni del Senato e degli altri collegi di magistrati. Potevano proporre leggi. Il collegio era costituito da 10 elementi. Venivano eletti una volta l'anno.

I Censori - era una delle magistrature superiori; effettuavano il censo e reclutavano i senatori. Il collegio era costituito da 2 elementi. Venivano eletti ogni 5 anni ed effettuavano la Lustrazio, la purificazione periodica dell'Urbe.

I Consoli - era una delle magistrature superiori; gestivano gli affari generali e proponevano leggi. Detenevano l'Imperium (il comando dell'esercito), convocavano il Senato ed avevano funzioni religiose, come ad esempio trarre gli auspici. Il collegio era costituito da 2 elementi.Venivano eletti una volta l'anno.

I Pretori - era una delle magistrature superiori; avevano competenze giuridiche, ma nel tempo persero le competenze sulle province e quelle militari. I pretori avevano la facoltà di sostituire i Consoli in loro assenza. Il collegio era costituito da 16 elementi durante il periodo cesariano, mentre in origine erano 4. Venivano eletti una volta l'anno.

Gli Edili - sorvegliavano i mercati e la rete viaria; organizzavano giochi; curavano l'ordine pubblico; curavano la stesura dei verbali delle sedute del Senato. Il collegio era costituito da 6 elementi durante il periodo cesariano, mentre in origine erano 4, due, detti Curili, erano eletti dai Comizi Tributi, due, detti plebei, erano eletti dai Concilia Plebis. Venivano eletti una volta l'anno.

I Questori - gestivano l'erario, le spese militari e gli archivi di stato. Il collegio era costituito da 40 elementi durante il periodo cesariano, mentre in origine erano 10. Venivano eletti una volta l'anno.

Le assemblee


I Comizi Curiati - effettuavano l'investitura formale dei magistrati già eletti, ratificavano le decisioni delle altre assemblee; con il passare del tempo, persero qualunque potere.

I Comizi Centuriati - giudicavano le imputazioni che prevedevano la pena capitale; eleggevano le magistrature superiori: Consoli, Censori e Pretori. Votavano le dichiarazioni di guerra. Approvavano le leggi più importanti.

I Comizi Tributi - eleggevano i magistrati inferiori: Edili e Questori; Approvavano le leggi di ordinaria amministrazione.

I Concilia Plebis - si costituirono in seguito alla secessione della plebe sul Monte Sacro nel 494 a.C. per rivendicare il diritto di partecipare alla vita politica. Le assemblee erano convocate dal tribuno della plebe. Le assemblee erano ripartite in tribù territoriali ed eleggevano il tribuno della plebe. Con la lex Hortensia del 287 a.C., i plebisciti (cioè, le decisioni dell'assemblea) furono equiparati alle leggi. Oltre ad eleggere i tribuni e gli edili plebei, avevano potere legislativo e svolgevano funzioni giudiziarie.

Il Senato, Consiglio di Stato



In origine, periodo romuleo, il Senato era costituito da 100 patres, cioè i capi delle famiglie che detenevano il potere all'interno dei grandi gruppi familiari. Era un organo consultivo: solo il re avrebbe dato il giudizio finale. Con Tullo Ostilio, a seguito della conquista di Alba Longa, i senatori divennero 200 (tanche che costruì la curia omonima); con Tarquinio Prisco, i Senatori salirono a 300 unità. Erano ex-magistrati, la carica era vitalizia, ma un senatore poteva essere espulso per immoralità. Gestiva le finanze, la guerra e la diplomazia.

La dittatura



Il dittatore era unico e nominava come subalterno il magister equitum (comandante della cavalleria).Non veniva eletto dalle assemblee, ma veniva dictus, cioè nominato, da uno dei consoli, di concerto con l'altro console e con il senato. Alla dittatura si faceva ricorso in casi straordinari (nemici, rivolte, un impedimento grave ad operare di un console) e il dittatore restava in carica fino a quando non avesse svolto i compiti per i quali era stato nominato, e comunque non più di 6 mesi. Aveva il summum imperium e cumulava sé il potere dei 2 consoli. Non era soggetto al limite della provocatio ad populum (norma che prevedeva la trasformazione della pena capitale in altra pena, se così stabilito dal giudizio popolare). Tutti gli altri magistrati erano a lui subordinati.

La Tribunicia Potestas

Il concetto nacque con l'Impero ed è il fulcro del potere. Non era una magistratura, ma conferiva all'imperatore sacralità e inviolabilità pari a quelle dei Tribuni della Plebe. La Tribunicia Potestas dava all'imperatore il potere di convocare il Senato, porre il suo veto a qualunque decisione dei magistrati. L'imperatore era immune alle accuse dei magistrati e del popolo; era al di sopra delle leggi ed aveva la possibilità di eseguire ogni propria volontà.

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